Micosi del cuoio capelluto: Approcci terapeutici e consigli per la cura
Macchie rossastre e pelle squamosa sul capo? Se vedi questo, è probabile che ti trovi davanti a un caso di micosi del cuoio capelluto, un disturbo piuttosto fastidioso che può colpire bambini e adulti ed è causato da funghi dermatofiti, microrganismi che considerano il loro ambiente ideale la base dei capelli, anche se possono svilupparsi in altre zone del corpo.
Micosi del cuoio capelluto: cos’è
Tutto parte dalla predilezione che i funghi dermatofiti hanno per la cheratina, la proteina che forma i capelli, i peli e le unghie, e di cui si nutrono vivendo nella parte più superficiale della pelle.
La loro azione produce conseguenze di diversa portata a seconda della tua risposta immunitaria, ma in genere si manifesta con la presenza di pruriti, rossore, piccole croste e, in casi particolari, con una limitata e temporanea caduta dei capelli, l’alopecia.
Se dovessi accorgerti di questi sintomi, l’ideale è, innanzitutto, giungere a una diagnosi precisa del problema con l’aiuto di un dermatologo, per poter intervenire in modo efficace e risolvere il problema in tempi brevi.
Cosa innesca la micosi del cuoio capelluto
La Tinea Capitis, altro modo per chiamare lo stesso disturbo, può essere generata dalla presenza di più tipi di funghi superficiali, ma la loro azione è favorita da alcune condizioni comuni: stress, caldo umido e alterazione delle difese immunitarie.
Alcune abitudini che potresti avere nella vita di tutti i giorni, come la condivisione di asciugamani in famiglia o in palestra con i quali avvolgi i capelli, così come il lasciarli bagnati per troppo tempo anche se in estate questo è difficile, pensando anche al refrigerio che si prova favoriscono l’insorgere dell’attività micotica.
Inoltre, se utilizzi prodotti cosmetici per i capelli, come maschere, lacche e gel, devi sempre pulirli accuratamente insieme alla cute sottostante, dove si annidano i funghi e che devi sempre tenere ben asciutta.
Come curare la Tinea Capitis
Il consiglio di un nel campo, come la dermatologa Pozzi, è la soluzione che devi sempre preferire a un approccio “fai da te”, poiché la diagnosi e la cura della dermatomicosi del cuoio capelluto passano attraverso un’approfondita e accurata visita medica, supportata da esami clinici o colture su alcuni campioni.
L’impiego della lampada di Wood è un buon metodo per comprendere quale tipo di fungo ti sta causando il disagio, ed è su questo, oltre che sulla sua estensione, il professionista sceglie la terapia, che può essere topica, con l’uso di creme, lozioni o shampoo antimicotici; oppure sistemica, per mezzo dell’assunzione di farmaci a uso orale specifici per il tipo di infezione.
A seconda della gravità del caso, il dermatologo può decidere per un approccio terapeutico su due fronti, unendo le due soluzioni precedenti.
Consigli generici per trattare la micosi del cuoio capelluto
Il suggerimento principale che ci sentiamo di offrirti in caso di Tinea Capitis è quello di rivolgerti a un professionista come la dermatologa Pozzi, poiché un approccio generico non farebbe altro che allungare il tempo in cui, sul cuoio capelluto, sentirai prurito e vedrai arrossamenti, gonfiori e crosticine, con tutti i disagi che derivano da queste manifestazioni.