Maria Luisa Pozzi - MioDottore.it

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Come Proteggere la Pelle dei Bambini dal Sole

In piena estate, i bambini sono soliti stare all’aria aperta, perché amano giocare con i loro amici. Mare, montagna, piscina, parchi sono luoghi molto frequentati. Quindi, sono maggiormente esposti alla luce solare. In qualità di genitore, è opportuno che tu adotti le dovute precauzioni, onde evitare l’emergenza medica dovuta alle scottature che possono causare irritazioni, disidratazione, febbre, brividi e vesciche.

Come proteggere la pelle dei bambini dal sole? Ecco alcuni accorgimenti utili da tenere presente, al fine di evitare gli effetti dannosi dei raggi solari.

Scelta della crema solare

Protezione” è la parola chiave in riferimento a questo tema. Devi quindi saper scegliere la crema solare per i tuoi bambini. A tal proposito, il Ministero della Salute suggerisce di optare per una protezione solare alta, come quella 50+. Il motivo è molto semplice: la pelle dei bambini, essendo più delicata, risulta soggetta a scottature.

Ecco perché ha bisogno della massima protezione. Molto importante, inoltre, è rinnovare con una certa frequenza la protezione. Idealmente, ogni 2 ore. Se sei al mare con i tuoi bambini, la protezione va applicata anche dopo il bagno. La crema solare finisce inevitabilmente per essere rimossa. Nel caso dei bambini al di sotto dei 6 mesi, poi, mai esporli al sole.

E se i tuoi bambini sono infastiditi dalla crema solare?

In commercio vi sono creme piuttosto untuose in termini di consistenza. I tuoi bambini potrebbero trovarle appiccicose, dimostrandosi conseguentemente restii nel farsela spalmare. Che fare in questi casi? La soluzione migliore consiste nell’acquisto di formulazioni fluide o schiumose, sempre in grado di garantire la massima protezione.

Affiancare questi prodotti con un’emulsione, contraddistinta da una formulazione dermoaffine, garantirà l’equilibrio fisiologico a livello cutaneo e la protezione della pelle dei bambini dal sole.

La crema solare da sola non basta

La crema solare, però, è solamente l’ultima fra le barriere consigliate. In tenera età, è bene tenere i bambini all’ombra e scegliere per loro vestiti realizzati con tessuti in grado di filtrare i raggi UV. Gli occhiali da sole, il cappellino a falda larga e i costumi coprenti si rivelano decisamente utili per proteggere al meglio la pelle dei bambini.

Gli indumenti leggeri e traspiranti hanno lo scopo di coprire al meglio braccia e gambe. Nelle passeggiate, opta per l’utilizzo di un passeggino in cui sia presente la copertura solare. In auto, invece, non deve mai mancare lo schermo per il finestrino in rete, perché evita che la luce dei raggi solari raggiunga il tuo piccolo.

Conclusioni

Soprattutto nei mesi estivi, la prolungata esposizione alla luce dei raggi solari è un fattore che può incidere in maniera negativa sul benessere della pelle dei tuoi piccoli.

Onde evitare il problema delle scottature, accompagna passo dopo passo la cute dei tuoi bambini. Infine, massima attenzione al meteo: in caso di nuvolosità, c’è il rischio di non percepire del tutto l’intensità dei raggi solari. Perciò mai abbassare la guardia.

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Psoriasi Ungueale: Cause, Sintomi e Trattamento

La cura dell’estetica riveste oggi un ruolo cruciale nella vita quotidiana di uomini e donne, grazie all’uso di numerosi prodotti per viso, capelli e unghie. Tuttavia, si possono incontrare condizioni che influenzano non solo l’aspetto estetico ma anche quello medico, come la psoriasi ungueale. Si stima che circa il 78% della popolazione generale abbia affrontato questa patologia, che può colpire le unghie di mani e piedi. È essenziale diagnosticarla e trattarla correttamente per evitare complicazioni che potrebbero aggravare la situazione.

Che cos’è la Psoriasi Ungueale?

La psoriasi ungueale è una patologia infiammatoria che può colpire una o più unghie, sia delle mani sia dei piedi. Diversi fattori possono scatenarla, inclusi predisposizione genetica, ferite o traumi, cambiamenti stagionali, stress, abuso di alcol e fumo, obesità, e l’uso di certi farmaci come gli immunodepressori, spesso prescritti per trattare la stessa psoriasi.

I sintomi chiave includono unghie ruvide e ispessite, fragili, con piccole depressioni (pitting), screpolature o striature. Cambiamenti nel colore delle unghie, come tonalità più giallastre o macchie bianche e rossastre, sono comuni e indicano una dilatazione dei vasi sanguigni. In casi di psoriasi del letto ungueale, si possono notare accumuli di squame biancastre o gialle (ipercheratosi).

Diagnosi della Psoriasi Ungueale

La psoriasi ungueale può interessare individui di qualsiasi età. Studi recenti hanno collegato la patologia alla cosiddetta artrite psoriasica, che infiamma le articolazioni. Le unghie possono fungere da indicatori per diagnosticare questo tipo di infiammazione autoimmune. Una diagnosi tempestiva è fondamentale per prevenire il dolore, la perdita dell’unghia (onicolisi) o l’insorgenza di altre infiammazioni come la perionissia, caratterizzata da arrossamento, dolore, gonfiore e talvolta formazione di pus.

Consultare il dermatologo è essenziale per individuare il trattamento più adatto, salvaguardando non solo l’estetica ma anche la funzionalità delle unghie. Il medico valuterà la situazione clinica e escluderà la presenza di infezioni micotiche (onicomicosi), che richiedono trattamenti specifici.

Trattamento della Psoriasi Ungueale

Il trattamento inizia con la valutazione della gravità della psoriasi, utilizzando l’indice NAPSI, e può includere un esame istopatologico del tessuto subungueale. I trattamenti possono variare da applicazioni topiche a terapie sistemiche. Farmaci topici possono includere principi attivi come acido salicilico, urea, retinoidi, corticosteroidi e vitamina D. In casi più gravi, il dermatologo può prescrivere immunodepressori come ciclosporina o metotrexato.

Consigli e Rimedi Naturali

Nonostante la necessità di un consulto medico, esistono rimedi naturali che possono migliorare la salute e l’aspetto delle unghie affette da psoriasi. Pediluvi con acqua tiepida e sale di Epsom o oli essenziali, impacchi di camomilla e aceto di mele, e l’uso di saponi antibatterici come quello di Aleppo possono offrire sollievo.

È importante mantenere le unghie corte e lisce, utilizzando limette rivestite di zaffiro. Se necessario, un podologo può assistere con trattamenti specifici per unghie infiammate. Per chi desidera utilizzare smalto, scegliere prodotti a base di urea può essere benefico.

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Pelle e Mare: come proteggere la tua pelle dall’acqua salata e dal sole

Con l’arrivo dell’estate, molte persone si dirigono verso il mare per godersi il sole e le onde. Tuttavia, proteggere la tua pelle dall’acqua salata e dal sole è essenziale per prevenire danni cutanei e mantenere una pelle sana. Ecco alcuni consigli pratici per proteggere la tua pelle durante le giornate al mare.

Proteggere la pelle dall’acqua salata

Idratazione e cura prima di andare in spiaggia
L’acqua salata può essere molto aggressiva per la pelle, causando secchezza e irritazione. Per preparare la tua pelle all’esposizione al mare, idratarla abbondantemente è fondamentale. Usa una crema idratante ricca di ingredienti nutrienti come l’acido ialuronico e il burro di karité prima di andare in spiaggia. Questi ingredienti aiutano a mantenere l’umidità nella pelle e a creare una barriera protettiva contro il sale.

Porta con te una crema idratante leggera da applicare dopo ogni bagno in mare. Questo aiuterà a rimpiazzare l’umidità persa e a prevenire la sensazione di pelle tesa e secca. Assicurati di scegliere prodotti che siano resistenti all’acqua per garantire una protezione continua anche durante il nuoto.

Dopo una giornata al mare, è importante risciacquare bene la pelle per rimuovere il sale residuo che può causare secchezza e irritazione. Utilizza un detergente delicato per il corpo che non contenga solfati o altre sostanze aggressive. Dopo la doccia, applica una crema idratante intensa per nutrire e riparare la pelle. Ingredienti come l’aloe vera e l’olio di cocco possono aiutare a calmare eventuali irritazioni e a ripristinare l’idratazione.

Importantissima è l’idratazione interna, infatti, non dimenticare di mantenerti idratato anche dall’interno. Bere molta acqua durante la giornata aiuta a mantenere la pelle idratata e a eliminare le tossine. Consuma frutta e verdura ricche di acqua, come cetrioli, angurie e arance, per un ulteriore apporto di idratazione e nutrienti benefici per la pelle.

Proteggere la pelle dal sole

La protezione solare è essenziale per prevenire i danni causati dai raggi UV, che possono portare a invecchiamento precoce e tumori della pelle. Applica una crema solare ad ampio spettro con un fattore di protezione solare (SPF) di almeno 30 su tutte le aree esposte del corpo. Rinnova l’applicazione ogni due ore e dopo ogni bagno o sudorazione eccessiva.

Scegli una crema solare resistente all’acqua per garantire che la protezione rimanga efficace anche mentre nuoti o fai attività fisica. Ricorda di applicare la protezione solare anche nelle aree spesso trascurate, come le orecchie, il dorso delle mani e i piedi.

Oltre alla crema solare, indossare abbigliamento protettivo può aiutare a ridurre l’esposizione al sole. Utilizza indumenti leggeri e a maniche lunghe realizzati in tessuti traspiranti e a trama fitta per bloccare i raggi UV. Un cappello a trama larga può proteggere il viso e il collo, mentre un paio di occhiali da sole con protezione UV proteggerà gli occhi dai danni solari.

Cura della pelle dopo l’esposizione al sole

Dopo una giornata sotto il sole, è fondamentale prendersi cura della pelle per alleviare eventuali danni e mantenere l’idratazione. Utilizza un dopo sole lenitivo con ingredienti come aloe vera e camomilla per calmare la pelle e ridurre l’infiammazione. L’applicazione di un siero idratante o di una maschera viso può aiutare a ripristinare l’equilibrio idrico della pelle e a prevenire la desquamazione.

Alimentazione e integratori associati ad una dieta ricca di antiossidanti possono contribuire a proteggere la pelle dai danni del sole. Consuma cibi ricchi di vitamina C, E e beta-carotene, come agrumi, noci e carote. Gli integratori di omega-3 possono anche aiutare a mantenere la pelle elastica e idratata.

Consulta il dermatologo Pozzi

Se desideri ulteriori consigli personalizzati su come proteggere la tua pelle dall’acqua salata e dal sole, prenota una visita con la dermatologa Pozzi. Con una diagnosi accurata e un piano di trattamento su misura, potrai goderti l’estate in sicurezza e mantenere la tua pelle sana e radiosa.

Visita il nostro sito per ulteriori informazioni sui servizi offerti e prenota un appuntamento oggi stesso. La tua pelle merita la migliore cura possibile, soprattutto durante l’estate! Investire nella tua salute cutanea ti permetterà di vivere un’estate serena e attiva, godendosi il sole e il mare senza preoccupazioni.

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L’importanza delle visite dermatologiche per i bambini: quando e perché farle

La salute della pelle è fondamentale a qualsiasi età, ma è particolarmente importante monitorarla sin da bambini. Le visite dermatologiche per i bambini possono prevenire e trattare una serie di condizioni cutanee che, se non affrontate tempestivamente, potrebbero causare problemi a lungo termine. In questo articolo esploreremo l’importanza di queste visite, quando effettuarle e perché sono cruciali per il benessere dei tuoi figli.

Quando fare le visite dermatologiche per i bambini

Tra i controlli di routine da non sottovalutare, la pelle dei bambini sale al primo posto della classifica perché delicata e soggetta a diverse condizioni, dai semplici eczemi a problemi più complessi come le allergie cutanee. È consigliabile effettuare una visita dermatologica di routine almeno una volta all’anno, anche in assenza di sintomi evidenti. Questi controlli periodici permettono di individuare precocemente eventuali anomalie e di garantire una corretta educazione alla cura della pelle.

Segnali di allarme

Esistono situazioni specifiche che richiedono una visita dermatologica immediata. Se noti cambiamenti significativi nella pelle del tuo bambino, come macchie, arrossamenti persistenti, prurito intenso, lesioni cutanee che non guariscono o la comparsa di nei atipici, è fondamentale consultare un dermatologo. Altri segnali di allarme includono la comparsa di bolle, desquamazioni o eruzioni cutanee inspiegabili.

Condizioni cutanee che necessitano di monitoraggio

Alcuni bambini possono avere condizioni cutanee che necessitano di monitoraggio e trattamento costante. Ad esempio, i bambini con dermatite atopica (eczema) possono beneficiare di visite dermatologiche regolari per gestire meglio la condizione e prevenire le riacutizzazioni. Allo stesso modo, condizioni come la psoriasi, le verruche o le infezioni cutanee ricorrenti richiedono un’attenzione particolare da parte di un dermatologo.

Perché le visite dermatologiche per i bambini sono importanti: prevenzione e diagnosi precoce

Una delle principali ragioni per cui le visite dermatologiche sono cruciali è la prevenzione. Un dermatologo può individuare problemi cutanei prima che diventino seri e offrire consigli su come proteggere la pelle del bambino dai danni. La diagnosi precoce è essenziale per trattare efficacemente molte condizioni cutanee e prevenire complicazioni future.

Educazione alla cura della pelle

Durante le visite dermatologiche, il medico può fornire ai genitori e ai bambini le giuste informazioni su come prendersi cura della pelle quotidianamente. Questo include consigli su prodotti per la cura della pelle adatti ai bambini, l’importanza della protezione solare e come gestire condizioni cutanee comuni. Educare i bambini alla cura della propria pelle sin da piccoli instilla abitudini sane che li accompagneranno per tutta la vita.

Trattamenti personalizzati

Ogni bambino è unico e così è la sua pelle. Un dermatologo può fornire un trattamento personalizzato basato sulle specifiche esigenze del bambino. Che si tratti di una crema medicata per l’eczema, di un trattamento per l’acne giovanile o di una strategia per gestire le allergie cutanee, avere un piano di cura su misura fa una grande differenza nel benessere della pelle del bambino.

Conclusione

Le visite dermatologiche per i bambini sono un investimento importante nella loro salute a lungo termine. Monitorare regolarmente la pelle dei tuoi figli e consultare un dermatologo quando necessario può prevenire problemi futuri e assicurare che eventuali condizioni cutanee vengano trattate in modo efficace e tempestivo. Non sottovalutare l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.

Se hai notato qualcosa di anomalo nella pelle del tuo bambino o desideri semplicemente fare un controllo di routine, prenota una visita con la dermatologa Pozzi. La cura della pelle inizia da giovani, e una pelle sana oggi significa una pelle sana domani.

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Mese della Prevenzione: come riconoscere i segnali di un melanoma per una diagnosi precoce

Il melanoma è una delle forme più pericolose di tumore della pelle, ma con una diagnosi precoce, le possibilità di trattamento e guarigione migliorano significativamente. Durante il mese della prevenzione, è fondamentale sensibilizzare e informare su come riconoscere i segnali di un melanoma. Questo articolo ti guiderà attraverso i principali segni a cui prestare attenzione e fornirà consigli pratici per monitorare la tua pelle in modo efficace.

Segnali di allarme del melanoma: asimmetria e bordo irregolare

Uno dei primi segnali di un possibile melanoma è la asimmetria di un neo o una macchia sulla pelle. Se tracci una linea immaginaria attraverso il centro del neo e le due metà non sono speculari, questo potrebbe essere un segnale d’allarme. Un altro elemento critico è il bordo irregolare. I melanomi spesso hanno bordi frastagliati, irregolari o mal definiti, a differenza dei nei benigni che tendono ad avere bordi lisci e regolari.

Attento al colore variabile, Il colore di un melanoma può variare notevolmente. Un neo che presenta una combinazione di colori diversi come marrone, nero, rosso, bianco o blu può indicare un problema. Nei benigni solitamente sono di un unico colore uniforme. Se noti variazioni cromatiche in un neo, è importante consultare un dermatologo per un controllo approfondito.

Diametro e evoluzione esponenziale sono un altro segnale di un possibile melanoma. Nei che sono più grandi di 6 millimetri (circa le dimensioni di una gomma da matita) meritano una particolare attenzione. Tuttavia, è importante considerare anche l’evoluzione di un neo. Un neo che cambia forma, colore, dimensione o inizia a sanguinare o prudere nel tempo deve essere esaminato da un dermatologo. L’evoluzione è uno dei fattori chiave nella diagnosi precoce del melanoma.

Importanza dell’autoesame della pelle: come eseguire un autoesame

Eseguire regolarmente un autoesame della pelle può aiutarti a individuare precocemente eventuali cambiamenti sospetti.

Per fare ciò, trova un ambiente ben illuminato e utilizza uno specchio per controllare ogni parte del tuo corpo, inclusi aree difficili da vedere come la schiena, il cuoio capelluto, sotto le unghie e le piante dei piedi. Usa uno specchio a mano per aiutarti a controllare le aree posteriori.

  • Testa e viso: controlla il cuoio capelluto, dietro le orecchie e il collo.
  • Braccia e mani: esamina la parte anteriore e posteriore delle braccia, sotto le ascelle e tra le dita.
  • Torace e addome: non dimenticare di controllare sotto il seno.
  • Schiena e glutei: utilizza uno specchio per controllare la schiena e i glutei.
  • Gambe e piedi: esamina la parte anteriore e posteriore delle gambe, i piedi, le piante dei piedi e tra le dita dei piedi.

Esegui un autoesame della pelle almeno una volta al mese. Questo ti aiuterà a familiarizzare con i tuoi nei e macchie cutanee e a notare qualsiasi cambiamento sospetto rapidamente. La prevenzione e la consapevolezza sono le chiavi per una diagnosi precoce.

Consultare un dermatologo: quando consultare un dermatologo

Se noti qualsiasi cambiamento sospetto nella tua pelle, è fondamentale consultare un dermatologo il prima possibile. Anche se un neo non sembra immediatamente preoccupante, è meglio essere prudenti e farlo esaminare da un professionista. I dermatologi sono in grado di utilizzare strumenti specifici, come il dermatoscopio, per esaminare i nei in modo più dettagliato.

Oltre agli autoesami mensili, è consigliabile programmare visite dermatologiche regolari, specialmente se hai una storia familiare di melanoma o se hai molti nei. Le visite annuali sono generalmente sufficienti, ma il dermatologo può consigliare una frequenza maggiore se ritiene che sia necessario un monitoraggio più attento.

Proteggere la pelle dal sole: uso di creme solari

La prevenzione del melanoma inizia con una protezione adeguata dai raggi UV. Utilizza una crema solare ad ampio spettro con un SPF di almeno 30 ogni giorno, anche nei giorni nuvolosi. Applica la crema solare su tutte le aree esposte della pelle e riapplicala ogni due ore, o più frequentemente se sudi o nuoti.

Indossare abiti protettivi è un altro modo efficace per prevenire i danni solari. Utilizza indumenti a maniche lunghe e cappelli a tesa larga per proteggere il viso e il collo. Gli occhiali da sole con protezione UV sono essenziali per proteggere gli occhi e la pelle delicata intorno ad essi.

Evitare l’esposizione solare intensa in spiaggia, cerca di evitare l’esposizione al sole durante le ore più calde della giornata, generalmente dalle 10:00 alle 16:00. Se devi stare all’aperto, cerca di rimanere all’ombra il più possibile.

Il Mese della Prevenzione è un’opportunità importante per educare e sensibilizzare sulle misure preventive contro il melanoma. Riconoscere i segnali di allarme come l’asimmetria, i bordi irregolari, il colore variabile, il diametro e l’evoluzione dei nei è fondamentale per una diagnosi precoce. Esegui regolarmente un autoesame della pelle e consulta un dermatologo se noti qualsiasi cambiamento sospetto.

Proteggi la tua pelle dai danni solari utilizzando creme solari ad ampio spettro, indossando abbigliamento protettivo e limitando l’esposizione al sole. Ricorda, la prevenzione è la chiave per mantenere la tua pelle sana e ridurre il rischio di melanoma. Prenota una visita con il dermatologo Pozzi per un controllo professionale e personalizzato. La tua salute della pelle merita attenzione e cura continua.

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Cibi Ricchi di Collagene: Supportare l’Elasticità e la Tonicità della Pelle

Un bel viso è uno dei primissimi biglietti da visita. Oltre la piacevole estetica si cela generalmente un buono stato di salute dell’epidermide.

Oggi in commercio si trovano prodotti di ogni tipo per la cura della pelle, con lo scopo di distenderla e cancellare i segni del tempo: la maggior parte delle creme e dei sieri in vendita sono a base di acido ialuronico e, soprattutto, di collagene, la preziosa proteina che rappresenta la struttura portante di ogni tessuto connettivo e della pelle.

Il modo migliore per fare il pieno di collagene è ricorrere agli integratori e all’alimentazione, consumando cibi amici della pelle.

Che cos’è il collagene

Il collagene è quella proteina presente per il 90% nell’organismo, formata da fibre e da amminoacidi, in particolare la prolina e la glicina, uniti tra loro nelle catene peptidiche. Il collagene è presente in tutti i tessuti connettivi del corpo umano, nei capelli, legamenti, nei vasi sanguigni, nella cartilagine, nei tendini, nelle ossa e soprattutto nella pelle.

Questa proteina si trova infatti nel cuore del derma, ovvero in quello strato cutaneo fibroso e spesso situato appena sotto l’epidermide: nel derma, il collagene, con l’ausilio delle fibre e dell’elastina, agisce come una sorta di forte impalcatura, rendendo così la pelle turgida, tonica, compatta e dall’aspetto più luminoso, con le rughe minimizzate.

Il collagene, dunque, aiuta a:

  • ridurre la secchezza della cute
  • migliorare la qualità generale del derma, rendendolo più elastico e tonico soprattutto nelle persone più anziane
  • ridurre i segni del tempo, soprattutto le rughe incipienti
  • migliorare l’idratazione cutanea
  • aumentare la massa muscolare, rafforzandola e migliorandone la resistenza
  • contrastare l’insorgenza dell’osteoartrite
  • rinforzare i capelli e le unghie

Come integrare il collagene

Tuttavia con il passare degli anni la sintesi del collagene diminuisce sempre più, con gravi ripercussioni sulla salute generale e su quella della pelle in particolare: si stima che dai 25 anni in poi la quantità di collagene diminuisce ogni anno dell’1%, mentre nei 5 anni successivi la menopausa la carenza arrivi addirittura al 30%.

Quando le riserve di questa preziosa proteina diminuiscono, cominciano ad affacciarsi i primi dolori osteoarticolari, le unghie diventano più fragili e i capelli diventano più deboli e soggetti alla caduta, ma soprattutto la pelle appare invecchiata, più rugosa, più sottile e meno tonica, con un colorito spento.

Non è però solo il passare del tempo a causare la perdita di collagene, ma anche le cattive abitudini adottate nel tempo, come fumare o esporsi al sole senza adeguata protezione dai raggi UV. Incidono negativamente anche lo smog, l’inquinamento e un’alimentazione squilibrata, dove c’è un’abbondanza di zuccheri e alcol.

Il collagene ha grandi dimensioni micolari ed è difficile da assorbire tramite creme o sieri, tranne nel caso del collagene idrolizzato che viene enzimaticamente processato al fine della sua frammentizzazione. Differenti sono i peptidi di collagene, che sono invece frammenti microscopici facilmente assimilabili dall’epidermide.

L’alimentazione, affiancata da integratori a base di collagene, è il modo più immediato per fare il pieno di questa proteina amica della pelle.

I cibi ricchi di collagene

La carne, bianca, rossa o di maiale, abbonda di collagene non tanto nelle sue parti più magre ma in quelle più fibrose e ricche di tessuto connettivo. Per quanto riguarda il pollo, è bene preferire le sovracosce e le cosce, comprese di cartilagini e di pelle. Un ottima idea è poi quella di preparare un brodo di pollo, che si arricchisce di amminoacidi del collagene e di acido ialuronico, oppure di ossa midollari. Anche la coda di bue è molto ricca di collagene: il modo migliore per gustarla è preparare una delle ricette della tradizione italiana, ossia la coda alla vaccinara.

Pesce come sardine, tonno, anguilla, sgombro e soprattutto salmone contengono collagene nella polpa ma anche nelle spine e nella pelle, consumata in Giappone arrostita come un salutare snack.

Si tratta tutti di alimenti ricchi di acidi grassi Omega-3, che prevengono la rottura delle fibre del collagene e di zinco (presente anche nelle ostriche), fondamentale nell’attivazione della sintesi della proteina. Anche i gamberi sono un’ottima fonte di collagene, presente però soprattutto in guscio e zampe, da sgranocchiare il più possibile ma con attenzione.

Per favorire la rigenerazione costante del collagene nell’organismo è importante consumare il latte e i suoi derivati, dove non manca la presenza degli amminoacidi glicina e prolina, abbondanti anche nell’albume d’uovo.

Tra i frutti da preferire per garantire la tonicità e l’elasticità della pelle vi sono l’avocado, dalle proprietà antiossidanti e ricco di quella proteina E che contrasta la perdita del collagene, il kiwi, ricco di vitamine C, A ed E fondamentali per la bellezza dell’epidermide e i frutti rossi: fragole, more, mirtilli e lamponi sfruttano il potere antiossidante del licopene che stimola anche la produzione di collagene.

Per quanto riguarda le verdure e gli ortaggi, si consiglia l’abbondante consumo di pomodori e peperoni rossi ricchi anch’essi di licopene ma anche di vitamina C, di verdure a foglia verde e di patate dolci.

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Identificare le allergie cutanee: segnali e sintomi

Le allergie cutanee possono manifestarsi in vari modi, rendendo importante la capacità di riconoscerne i sintomi per poter intervenire prontamente. Le reazioni allergiche sulla pelle includono comunemente rossore, prurito, gonfiore ed eruzioni cutanee. Altri segnali possono essere la comparsa di bolle, desquamazione e persino vesciche. Spesso, queste reazioni si presentano subito dopo il contatto con l’allergene, ma in alcuni casi possono manifestarsi anche ore o giorni dopo.

È fondamentale prestare attenzione alla comparsa improvvisa di sintomi dopo l’uso di un nuovo prodotto per la pelle, l’assunzione di un farmaco o l’esposizione a determinati alimenti o piante. In questi casi, cerca di ricordare cosa hai usato o mangiato di recente per aiutare a individuare la causa.

Inoltre, alcune allergie cutanee possono presentarsi come dermatite da contatto, una condizione in cui la pelle sviluppa un’infiammazione a seguito del contatto diretto con una sostanza irritante o allergenica. Questo tipo di dermatite può causare arrossamento, prurito intenso e, in casi gravi, la formazione di bolle dolorose.

Gestire le reazioni allergiche sulla pelle

Primo intervento e cura

Quando noti una reazione allergica sulla pelle, la prima cosa da fare è interrompere l’uso del prodotto o evitare il contatto con l’allergene sospetto. Lavare delicatamente l’area interessata con acqua tiepida e sapone neutro può aiutare a rimuovere eventuali residui di allergene. Applicare una crema idratante senza profumo può alleviare il prurito e ridurre l’irritazione.

Per ridurre il gonfiore e il prurito, puoi utilizzare creme al cortisone da banco o prendere un antistaminico per via orale, seguendo sempre le indicazioni del farmaco. Se la reazione è grave o persiste, è importante consultare un dermatologo per un trattamento più specifico. In alcuni casi, potrebbe essere necessario utilizzare farmaci prescritti come corticosteroidi topici più potenti o, per reazioni sistemiche, corticosteroidi orali. Questi trattamenti aiutano a ridurre l’infiammazione e alleviare i sintomi in modo più efficace. Per le allergie gravi, come l’angioedema o l’anafilassi, è indispensabile cercare immediatamente assistenza medica urgente.

Prevenzione e consigli pratici

La prevenzione è la chiave per gestire le allergie cutanee a lungo termine. Prima di utilizzare un nuovo prodotto per la pelle, è consigliabile fare un test su una piccola area per verificare eventuali reazioni allergiche. Evita prodotti con fragranze forti e coloranti, poiché sono noti per causare irritazioni.

Mantieni la pelle ben idratata, soprattutto durante i cambi di stagione, quando è più suscettibile a irritazioni. Indossa abiti in fibre naturali come cotone e lino, che permettono alla pelle di respirare e riducono il rischio di reazioni allergiche. L’uso di detergenti delicati e senza profumo per il bucato può anche prevenire irritazioni cutanee.

Un altro consiglio utile è monitorare l’esposizione al sole. La pelle allergica può essere più sensibile ai raggi UV, quindi applica sempre una crema solare con un alto fattore di protezione e indossa abiti protettivi quando sei all’aperto. Evita l’uso di prodotti contenenti alcool o ingredienti aggressivi, che possono seccare ulteriormente la pelle e aumentare la predisposizione alle reazioni allergiche.

Consulta la dermatologa Pozzi

Se soffri di reazioni allergiche cutanee frequenti, prenotare una visita con la dermatologa Pozzi può fare la differenza. Con un’analisi approfondita della tua pelle e dei tuoi sintomi, potrai ottenere una diagnosi precisa e un piano di trattamento personalizzato.
Prenditi cura della tua pelle e non sottovalutare mai i sintomi di un’allergia cutanea. Intervenire tempestivamente è il primo passo verso una pelle sana e priva di irritazioni. Ricevere consigli professionali e seguire un trattamento adeguato può migliorare notevolmente la qualità della tua vita e prevenire future reazioni allergiche.

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La Cura della Pelle durante la Gravidanza: Cosa Sapere e Cosa Evitare

Durante la gravidanza noterai molti cambiamenti nel tuo corpo e la tua pelle non verrà risparmiata; come averne cura senza nuocere al nascituro è cruciale per la tua bellezza come donna e come mamma.

A causa della variazione degli equilibri ormonali e chimici tipici della dolce attesa, anche la reazione ai tuoi prodotti preferiti può cambiare, spingendoti a impiegarne tipi più “soft” e, soprattutto, più sicuri per il tuo bambino.

La cura della pelle in gravidanza

Come futura mamma sei circondata da un’aura di splendore e felicità, ma la salute del piccolo deve essere salvaguardata anche quando ti prendi cura della pelle.

Per questo, è necessario conoscere quegli ingredienti che fanno parte della costituzione del cosmetico e che possono essere pericolosi o considerati tali.

Premesso che è essenziale rivolgersi a un professionista del settore come la dermatologa Pozzi, per essere certa di non sbagliare nella scelta della giusta composizione, ti offriamo una panoramica di quegli elementi che non dovrebbero essere presenti nella preparazione del prodotto.

Gli elementi cosmetici da non usare se sei in stato interessante

Quindi, cosa evitare nella cura della pelle durante la gravidanza?

I retinoidi, ingredienti sempre presenti nelle creme antietà idratanti e in quelle usate in caso di acne, problemi della pigmentazione e psoriasi; la loro particolarità risiede nell’agevolare e accelerare il rinnovamento della cute grazie alle proprietà della vitamina A che contengono in alta concentrazione.

È proprio questa caratteristica a portare gli esperti a considerarli non adatti all’uso in gravidanza, perché alcuni studi scientifici ne hanno evidenziato gli effetti dannosi per il feto, esattamente come la loro versione orale, nota per essere causa di anomalie nella sua crescita.

Quindi, se sei solita usare una preparazione che contiene un retinoide, è meglio cercarne una che ne sia priva: infatti i medici consigliano molta cautela nella loro assunzione in questo periodo molto delicato della tua vita e di quella del piccolo.

Gli idrossiacidi hanno nell’acido salicilico il loro rappresentante più comune ed è quello che è stato studiato più approfonditamente in caso di gravidanza e il risultato di queste analisi dimostra che se usi detergenti, esfolianti e tonici che lo contengono, devi prestare molta attenzione alla frequenza e alla quantità con cui li utilizzi per evitare complicazioni; in particolare, se vuoi sottoporti al peeling, parlane prima con un dermatologo, come la Dottoressa Pozzi, che saprà come agire in tutta sicurezza per il nascituro.

L’idrochinone è il componente principale dei prodotti per schiarire la pelle e trattare anomalie come il melasma, la presenza di macchie grigie o marroni sulla pelle, e che non deve essere usato in gravidanza; ma tranquilla, perché esistono trattamenti alternativi, come quello con alfa idrossiacido (AHA) e, comunque, il dermatologo saprà trovare una soluzione ad-hoc per te.

I componenti cosmetici ritenuti sicuri in gravidanza

Quali sostanze, invece, sono considerate sicure se sei in stato interessante?

I depilatori, quei prodotti che eliminano chimicamente i peli o ne ritardano la crescita, li puoi impiegare senza preoccupazioni, se però, dovessi manifestarsi una reazione allergica mai avuta in passato, parlane con il dermatologo.

I filtri solari ti proteggono quando sei in spiaggia, anche perché aspettare un bambino non significa rinunciare a una bella giornata di mare, o quando sei esposta al sole durante le normali attività giornaliere; tuttavia, essi non devono contenere l’ossibenzone, poiché, secondo uno studio dell’ACOG – American College of Obstetrician and Gynecologists del 2019, assorbito attraverso la pelle può interferire con lo sviluppo del feto.

In generale, cosa devi sapere sulla cura della pelle in gravidanza

Come detto in precedenza, devi evitare quelle preparazioni, siano esse creme steroidee, anticellulite, cosmetici o qualsiasi altro prodotto a uso topico, cioè locale, che hanno tra i componenti retinolo, acido salicilico o sostanze chimiche che agiscono sul sistema endocrino.

Tuttavia, la consulenza di un professionista è sempre necessaria poiché sono molte le sostanze chimiche impiegate nella realizzazione delle varie preparazioni esistenti, anche da banco; qui entra in gioco la dermatologa Pozzi, che ti indicherà come prenderti cura della pelle abbracciando allo stesso tempo il tuo bambino.

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Micosi del cuoio capelluto: Approcci terapeutici e consigli per la cura

Macchie rossastre e pelle squamosa sul capo? Se vedi questo, è probabile che ti trovi davanti a un caso di micosi del cuoio capelluto, un disturbo piuttosto fastidioso che può colpire bambini e adulti ed è causato da funghi dermatofiti, microrganismi che considerano il loro ambiente ideale la base dei capelli, anche se possono svilupparsi in altre zone del corpo.

Micosi del cuoio capelluto: cos’è

Tutto parte dalla predilezione che i funghi dermatofiti hanno per la cheratina, la proteina che forma i capelli, i peli e le unghie, e di cui si nutrono vivendo nella parte più superficiale della pelle.

La loro azione produce conseguenze di diversa portata a seconda della tua risposta immunitaria, ma in genere si manifesta con la presenza di pruriti, rossore, piccole croste e, in casi particolari, con una limitata e temporanea caduta dei capelli, l’alopecia.
Se dovessi accorgerti di questi sintomi, l’ideale è, innanzitutto, giungere a una diagnosi precisa del problema con l’aiuto di un dermatologo, per poter intervenire in modo efficace e risolvere il problema in tempi brevi.

Cosa innesca la micosi del cuoio capelluto

La Tinea Capitis, altro modo per chiamare lo stesso disturbo, può essere generata dalla presenza di più tipi di funghi superficiali, ma la loro azione è favorita da alcune condizioni comuni: stress, caldo umido e alterazione delle difese immunitarie.

Alcune abitudini che potresti avere nella vita di tutti i giorni, come la condivisione di asciugamani in famiglia o in palestra con i quali avvolgi i capelli, così come il lasciarli bagnati per troppo tempo anche se in estate questo è difficile, pensando anche al refrigerio che si prova favoriscono l’insorgere dell’attività micotica.

Inoltre, se utilizzi prodotti cosmetici per i capelli, come maschere, lacche e gel, devi sempre pulirli accuratamente insieme alla cute sottostante, dove si annidano i funghi e che devi sempre tenere ben asciutta.

Come curare la Tinea Capitis

Il consiglio di un nel campo, come la dermatologa Pozzi, è la soluzione che devi sempre preferire a un approccio “fai da te”, poiché la diagnosi e la cura della dermatomicosi del cuoio capelluto passano attraverso un’approfondita e accurata visita medica, supportata da esami clinici o colture su alcuni campioni.

L’impiego della lampada di Wood è un buon metodo per comprendere quale tipo di fungo ti sta causando il disagio, ed è su questo, oltre che sulla sua estensione, il professionista sceglie la terapia, che può essere topica, con l’uso di creme, lozioni o shampoo antimicotici; oppure sistemica, per mezzo dell’assunzione di farmaci a uso orale specifici per il tipo di infezione.
A seconda della gravità del caso, il dermatologo può decidere per un approccio terapeutico su due fronti, unendo le due soluzioni precedenti.

Consigli generici per trattare la micosi del cuoio capelluto

Il suggerimento principale che ci sentiamo di offrirti in caso di Tinea Capitis è quello di rivolgerti a un professionista come la dermatologa Pozzi, poiché un approccio generico non farebbe altro che allungare il tempo in cui, sul cuoio capelluto, sentirai prurito e vedrai arrossamenti, gonfiori e crosticine, con tutti i disagi che derivano da queste manifestazioni.

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Riconoscere e Trattare il Tuo Tipo di Pelle

Se conosci il tipo di pelle che possiedi, riesci a nutrirla e proteggerla al meglio scegliendo i prodotti più adatti. Nonostante le difficoltà che comporta determinarlo, vale la pena investire un po’ del tuo tempo in questa ricerca per avere la certezza di una pelle brillante, sempre giovane ed elastica.

Come capire che tipo di pelle hai

La certezza del tipo di pelle che possiedi te la può dare solo un dermatologo come la Dottoressa Pozzi, che impiegherà test clinici di provata efficacia per determinarne la natura.

Se desideri un metodo casalingo, puoi usare quello del viso nudo o del panno assorbente, ambedue di provenienza orientale.

  • 1. Metodo del viso nudo: Lava il viso con un prodotto delicato, attendi mezz’ora e osserva l’aspetto della tua cute:

– Se appare lucida, hai il tipo grasso.

– Se è tesa, è secca.

– Se è lucida solo in zone come il mento, la fronte e le guance (zona T), è mista.

– In assenza di questi aspetti, appartiene alla tipologia normale.

  • 2. Metodo del panno assorbente: Pulisci il volto e osserva la quantità di sostanza oleosa rimasta sul panno. Più olio vedi, più grassa è la pelle. Ricorda che questi metodi sono approssimativi e non possono sostituire la valutazione di un esperto.

I Tipi di Pelle che Puoi Avere

Sebbene sia difficile capirne la tipologia, la tua pelle può essere normale, grassa, secca, mista o sensibile. Ciascuna di esse ha necessità differenti in termini di protezione e nutrizione.

  • Pelle Normale: Ha un equilibrio che la rende non soggetta a tensioni, untuosità, sfoghi e desquamazione. Caratterizzata da pori piccoli e superficie liscia, deve essere curata per mantenere idratazione ed elasticità innate.
  • Pelle Grassa: Appare lucida e untuosa a causa dell’eccesso di sebo. L’AAD (American Academy of Dermatology) la collega a una minore propensione alla rugosità ma maggiore all’acne e ai brufoli.
  • Pelle Secca: Poco elastica, con un aspetto teso, ruvido e opaco. Produce pochi oli naturali, portando a prurito e arrossamenti.
  • Pelle Mista: Presenta caratteristiche della pelle grassa in alcune zone e della pelle secca o normale in altre.
  • Pelle Sensibile: Tutti i tipi di pelle possono essere sensibili, mostrando vulnerabilità agli agenti esterni.

Come Trattare i Vari Tipi di Pelle

  • Pelle Grassa: Usa detergenti delicati per rimuovere il sebo in eccesso e creme idratanti non comedogene a basso contenuto di oli per prevenire punti neri.
  • Pelle Secca: Utilizza creme idratanti e lenitive per ridare equilibrio alla cute e proteggerla durante le attività giornaliere. Evita profumi e prodotti a base di alcol.
  • Pelle Mista: Differenzia i prodotti in base alla zona di applicazione, seguendo le indicazioni per pelle grassa e secca.
  • Pelle Sensibile: Pulisci la pelle con preparazioni non aggressive, possibilmente neutre, e proteggila con creme specifiche, scegliendo in base alle allergie personali.

Puoi Determinare da Sola il Tipo di Pelle o è Meglio un Dermatologo?

Solo uno specialista come la dermatologa Pozzi può essere veramente efficace nel determinare il tipo di pelle che possiedi e consigliarti come detergerla e mantenerla in buona salute.

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