Il trucco permanente viene rimosso con il laser?
Come rimuovere il trucco permanente: il laser e le altre tecniche
Il trucco permanete (PMU, permanent make-up) è un tipo di dermopigmentazione che serve per ridefinire alcune aree del viso alle quali si vorrebbe dare un aspetto differente.
Le zone di maggiore interesse sono le sopracciglia, le labbra e il contorno occhi. Può capitare, tuttavia, che il risultato non combaci alla perfezione con quello atteso e deluda le aspettative, oppure che il tatuatore commetta un errore.
O ancora semplicemente, ci si può stufare di sfoggiare sempre lo stesso look che, tra l’altro, col tempo, può anche essersi degradato.
Ecco allora che ci si chiede come rimuovere il cosmetico, e immediatamente si pensa al laser, come avviene per i tatuaggi, di seguito vedremo nel dettaglio le varie possibilità.
Metodi naturali e ritocchi
Uno dei metodi per rimuovere il make-up permanente è semplicemente aspettare: i pigmenti che vengono utilizzati presentano il massimo grado di biocompatibilità, risultando sicuri per l’organismo, e inoltre sono sintetizzati appositamente per essere gradualmente riassorbiti con il tempo.
Perciò, con il trascorrere dei mesi, la natura farà il suo corso e il trucco svanirà, ammesso che il tatuatore abbia utilizzato i pigmenti giusti e questi non vadano incontro a strani effetti, ad esempio tendendo verso altri colori (tipicamente sfumature di verde o blu).
In media, la durata del PMU si aggira intorno a un anno, anche se la variabilità è alta, anche in funzione del tipo di pelle e dello stile di vita della persona.
È comunque legittimo pensare che non tutti siano disposti ad attendere un anno, specialmente se si sono verificati degli effetti indesiderati o il look proprio non convince.
Rimedi medici per rimuovere il trucco permanente
La tecnica che sicuramente tutti immaginano come elettiva per rimuovere il trucco permanente, in ogni caso, è di puro appannaggio medico, e consiste nel trattamento col laser.
Questa operazione viene eseguita da un professionista competente, che indirizza un fascio di luce sulla zona da trattare in modo che il pigmento che si trova appena sotto la superficie della pelle venga frammentato e per i tessuti sia più facile da riassorbire.
Questo processo non sarà immediato, ma già dalla prima seduta si potranno vedere i primi risultati. Dopodiché, occorreranno altre sedute (da 2 a 5), distanziate di 50 giorni, per ottimizzare l’effetto: oltre alla rimozione completa, è possibile effettuare anche solo uno schiarimento.
Inoltre, eliminare i colori scuri, più sensibili alla luce del laser, sarà più semplice; quindi, anche questo rappresenta un fattore determinante nelle tempistiche.
Il vantaggio di questa tecnica è che il laser non danneggia in alcun modo la pelle: il paziente avvertirà solo del calore e, in seguito, potrebbe riportare un lieve arrossamento temporaneo.
Rivolgersi a dei professionisti
Concludiamo con un consiglio fondamentale. La pelle è un organo incredibile, ma quella del viso è estremamente delicata, ed è importante dedicarle tutte le dovute attenzioni, specialmente quando ci si vuole sottoporre a una pratica come la rimozione del PMU.
Per questo motivo è fondamentale rivolgersi a degli esperti competenti, dei dermatologi che sappiano valutare ogni caso individualmente in modo da optare per la decisione migliore, che possa permettere al paziente di riconquistare il suo benessere e tornare a sentirsi in pace con il proprio viso ed apprezzarne la bellezza.
La centralità del cliente e della sua salute, il rispetto per la pelle, cortesia e accoglienza abbinate alla massima professionalità e una conoscenza specialistica, attrezzatura all’avanguardia: questo è ciò che potrete trovare nel nostro studio.